Personaggi
VITTORIO DI MONACO DI PIEDIMONTE SAN GERMANO, MEDICO E CHIMICO DELLA SCUOLA MEDICA NAPOLETANA
Vittorio Di Monaco nasce in Piedimente San Germano, nel 1760 , provincia di Terra di Lavoro , da Don Matteo Di Monaco fu Girolamo e Donna Antonia Scardone, coniugati nel febbraio del 1746. Famiglia benestante di proprietari terrieri , è il 7° figlio di otto concepiti : Stefania (N. 1747) Girolamo (N. 1748 ) Benedetto (N. 1749) Anna Maria (N. 1751) Vincenzo (N. 09.1753) Giovanni (N. 1755) e Vittoria ( N. 1764 ) .
Battezzato e poi Cresimato ( maggio 1762 dal padrino Fabio Marsella ) nella chiesa parrocchiale di Piedimonte S. Germano , dal Vescovo della diocesi di Aquino, con il nome di Vittorio in onore di sua nonna Donna Vittoria Di Nova ( coniugata con Don Girolamo Di Monaco il 13 febbraio 1710 ). Girolamo e poi Giovanni sono i primi due figli laureati in medicina , presso la Regia Università di Napoli, che indirizzano il fratello Vittorio, che mostra fin da ragazzo spiccate doti per la fisica , agli studi presso la stessa l’Università di Napoli conseguendo la laurea in Medicina . Al figlio Vincenzo, verrà invece affidato dal padre Matteo, la gestione della “famiglia” , come era consuetudine fare in quei tempi .
I Di Monaco erano annoverati fra i Privilegiati e Professori di Piedimonte San Germano nel 1800 ( Pasquale Cayro )
Coniugato con Donna Dorodea Galasso di Rocca d’Evandro , Vittorio avrà quattro figlie : Clementina (1793–1851) Enrica ed Anna , battezzate e cresimate ( 22.Aprile.1800 ) in Piedimonte San Germano e Maria Francesca ( cresimata 1805 ) .
Clementina Di Monaco, andrà in sposa al notaio Gianbattista Lucenteforte (N. 1787- M. 1856) fu Francesco e Maria Del Prete , di Rocca d’Evandro, dando alla luce tre figli. Anna Maria Dorodea (06.02.1816 – 05.11.1895) Francesco (1811-1882) e Domenico (n. 1824) deceduto a soli 13 anni (1837). Anna Maria Dorodea andrà in sposa il 29 novembre 1854 in Venafro , a Pasquale Giovanni De Cola ( N. 18.07.1818 – M. 17.11.1884 )
Riflessioni critico-cliniche sulla medicina di Roma
Vittorio Di Monaco, personaggio colto e riservato, si è reso famoso per aver “osato” scrivere nel 1792 “Riflessioni critico-cliniche sulla medicina di Roma”, un Opera ardita per quei tempi dove metteva in risalto con profonde riflessioni ed analisi , (essendo anche un ottimo fisico), gli errori ed orrori che si commettevano in clinica medica in quei tempi .
Un testo di 340 pagine, attuale ancora oggi , usato in alcune Università degli Stati Uniti , come esempio di passaggio fra la “vecchia” e “nuova” medicina. Testo oggi ristampato e pubblicato in tutto il mondo.
Quaestiones Chemico-Medicae
Precedentemente aveva pubblicato “ Quaestiones Chemico-Medicae an aquosum calcis infusum pro usu medico tot sibi laudes merito vindicaverit nec non cur mercurius dulcis, periculosus aliquando sit” stampato nel 1789, un testo di 40 pagine in latino, dove metteva in evidenza i benefici del calcio, sotto le varie forme farmaceutiche dell’epoca per uso umano, mentre condannava la pericolosità del mercurio , ritenendolo tossico .
Il testo è conservato nel “ Museo della Medicina di Roma “ .
Nello stesso anno e precisamente il 4 agosto 1789 , fu incaricato dal Prof. Antonio Sementini , per analizzare le acque di una cisterna di Torre del Greco ritenute “miracolose”.
Lettera analitica sull’acqua della Torre del Greco , comunemente creduta prodigiosa
E da qui la terza opera da lui scritta “ Lettera analitica sull’acqua della Torre del Greco , comunemente creduta prodigiosa “ Opera di 20 pagine , dove oltre la sua professionalità , si evidenzia il suo carattere ed il suo modo di essere.
Saggio analitico e uso medico delle acque di Sujo
Successivamente nel 1798 scrisse il “ Saggio analitico e uso medico delle acque di Sujo” . Opera di 125 pagine dedicata al Prof. Giuseppe Vairo . E’ stato il primo ad approfondire lo studio delle acque di Sujo, per favorire in quei tempi, un’innovativa politica sanitaria di carattere pubblico. Il testo, si distingue per accuratezza dei dati scientifici rilevati e indiscusse proprietà terapeutiche da lui rilevate, ancora oggi attuali . Una copia del testo è conservata nella libreria dell’Università dell’Illinois.
PALAZZO DI MONACO A PIEDIMONTE SAN GERMANO
Molto legato alla sua famiglia ed al suo paese, nel 1816 stipula il contratto di acquisto, integrando, l’attuale “palazzo” Di Monaco, sito in piazza a Piedimonte S.Germano , con consultorio , studio medico e locali farmacia. L’ultimo contratto da lui stipulato risale al 1837 con la diocesi di Aquino per affitto di terreni in loco ed enfiteusi degli ospizi di Cosenza nell’anno 1843.
L’11 novembre 1850 con atto notarile, i nipoti Magno ( Parroco di Piedimonte S.G.) e Matteo Di Monaco , ( Sindaco ) figli di Vincenzo, ereditano i beni di famiglia, del fu Don Vittorio Di Monaco, loro zio. Da Don Matteo , succederanno al figlio Vincenzo ( medico condotto di Piedimonte S.G.) poi a mio nonno, Don Matteo Aristide e successivamente a mio padre Ugo .
Questa è la storia di Vittorio Di Monaco , narrata e ricostruita attraverso gli atti di famiglia, sicuramente uno dei personaggi che ha contribuito maggiormente a dare lustro alla famiglia Di Monaco ed una nota positiva alla cittadina di Piedimonte San Germano.
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