Scaffale
Libri, al via la campagna per sostenere “La Linea”, il romanzo che racconta lo sfollamento sulla Linea Gustav
La Linea, un romanzo per raccontare lo sfollamento della popolazione civile del Lazio Meridionale attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti. Al via la campagna di Crowfunding che consentirà di sostenere il progetto e ricevere le copie a casa.
Le sofferenze della popolazione civile intorno alla Linea Gustav sono state ampiamente indagate e raccontate dalla ricerca storiografica, dalla letteratura e dal cinema. La distruzione dell’abbazia di Montecassino, la trasformazione radicale della geografia di quei luoghi, i traumi hanno segnato la memoria collettiva del basso Lazio e della Ciociaria. Clemente Bicocchi in La linea, un romanzo che racconta lo sfollamento della popolazione civile nel Lazio Meridionale, riesce tuttavia a trovare una nuova chiave narrativa, montando con grande abilità le testimonianze raccolte ormai due decenni fa e restituendo con delicatezza tutto il dramma di una guerra che ribalta la quotidianità, cancella di colpo ogni convenzione e regola di vita comune, rimescola idee, ruoli e gerarchie sociali.
I sostenitori del progetto riceveranno direttamente a casa le copie ordinate come ricompensa e, se vorranno, potranno donare liberamente per far progredire la campagna. Le copie verranno spedite, con “piego di libri”, direttamente a casa dei sostenitori dalla casa editrice EditPress.
Tra il 2001 e il 2004 l’autore e sua madre Daria Frezza, storica e docente universitaria, compirono un viaggio di ricerca in Ciociaria, provincia di Frosinone, a cavallo tra Lazio, Campania, Molise e Abruzzo, in occasione del sessantesimo anniversario della campagna d’Italia.
Qui, nel 1943-1944 correva la Linea Gustav: un sistema di fortificazioni predisposto dalle truppe naziste per arrestare l’avanzata degli Alleati verso nord.
I combattimenti strinsero in una morsa la popolazione civile, che subì i bombardamenti, le requisizioni, lo sfollamento e le violenze sia da parte degli occupanti che dei liberatori.
Clemente Bicocchi all’epoca raccolse un centinaio di interviste, che vennero utilizzate per il documentario 60 anni. Un viaggio molto personale all’interno di una storia collettiva. Oggi quelle stesse voci tornano a raccontare la memoria individuale e collettiva della guerra e del territorio in questo libro a cavallo tra saggio e narrativa. Il volume, accompagnato da una prefazione di Giovanni Contini Bonacossi, è la metafora del modo inaspettato in cui la memoria trova il modo di dare un senso a ricordi problematici, mostrando sotto una luce diversa una vicenda storica e umana piena di contraddizioni.
Il volume andrà ad arricchire la collana Storia orale di editpress: un progetto che mettendo al centro la relazione tra testimoni e studiosi, ragiona criticamente sulle dimensioni del linguaggio e della trasmissione del ricordo nel tempo e nella società, analizza gli eventi e i territori a partire dalle persone che li hanno attraversati.
Qui potete ascoltare Gabriella Gribaudi e Alessandro Casellato (rispettivamente direttrice e membro del comitato scientifico) che presentano la collana.
Clemente Bicocchi (1973) è documentarista e scrittore. Laureato in lettere all’università di Firenze, ha studiato cinema a New York, Barcellona e Roma. Ha realizzato documentari e film sperimentali che sono stati presentati e premiati in numerosi festival internazionali. I più recenti sono: Africa Nera Marmo Bianco (2012 – Annecy Cinéma Italien / Mostra Internacional Cinema Sao Paulo / Cambridge Film Festival / New York African Film Festival), Educazione Affettiva (2014 – Festival dei Popoli), Notturno (2016 – Torino Film Festival). Il suo primo romanzo, Il Bianco del Re, é uscito per Nottetempo nel 2017 ed è stato tradotto in Francia.
SOSTIENE LA CAMPAGNA DI PREVENDITA ACQUISTANDO UNA COPIA DEL LIBRO
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